Esiste o si può favorire un ciclo dell’acqua in un quartiere residenziale? Un esempio è offerto da Ecovillaggio Montale come spiega Ludovica Braglia nella 4ª ecopillola – seconda stagione.

Le previsioni ci mettono allerta verso la possibilità di nubifragi e alluvioni ma anche periodi di siccità nel nostro futuro. Per questo è importante pensare a strategie su come contrastare questi fenomeni atmosferici.

La prima strategia che Ecovillaggio ha applicato è accogliere tutta l’acqua piovana e conservarla in loco.

Ecovillaggio Montale ha una grandissima falda acquifera nel suo sottosuolo che è in grado di contenere enormi quantità di acqua piovana per far si di non doverle mandare in fogna, la quale in caso di nubifragio non sarebbe in grado di contenere tutta l’acqua ma la farebbe fuoriuscire, divenendo un pericolo per la viabilità e per l’allagamento delle case.

L’acqua piovana viene catturata dai tetti e condotta tramite tubi drenanti, pozzi perdenti e fossi nel sottosuolo e quindi nella falda acquifera. Quest’acqua verrà poi fitodepurata e riutilizzata per scopi irrigui e quindi per permettere alle essenze e al verde di Ecovillaggio di svolgere il loro ruolo regolatore del microclima.

A supporto di questo sistema di raccolta dell’acqua un pozzo artesiano antico, appartenente alla fattoria che prima ergeva sullo stesso territorio dove oggi esiste Ecovillaggio, serve da punto di raccolta di tutta l’acqua piovana ed è anche il punto di partenza di un sistema di ramificazione che va ad irrigare tutte le essenze del quartiere quando ne hanno bisogno.

Ecovillaggio ha massimizzato le superfici permeabili per assorbire grandi quantità di acqua e smorzare l’onda termica. Per citare un esempio, i parcheggi in Ecovillaggio sono stati realizzati in prato che permette di assorbire tutta l’acqua piovana e dissipare il calore, al contrario del cemento che raccoglie e trattiene il calore.

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