Il team di Ecovillaggio Montale racconta l’esperienza di viaggio a Friburgo, a sud della Germania. Tra le prime Green City in Europa e con una storia millenaria, Friburgo riconosce già negli anni ‘70 l’importanza dell’ambiente e della protezione climatica costituendo un movimento di protesta che si rifiuta di costruire una centrale nucleare dettato dal governo centrale di Berlino.

Sostenibilità è la parola chiave che lega passato, presente e futuro di questa città.

Negli anni ottanta, in coincidenza con l’incidente di Chernobyl ma soprattutto a seguito delle piogge acide arrecate dall’industria tedesca che distruggono i boschi, il Consiglio Comunale della città vota di eliminare l’uso dell’energia nucleare, adottando un sistema di produzione di energia rinnovabile. Da quel momento il governo locale, con il coinvolgimento degli abitanti, pianifica le linee guida dello sviluppo sostenibile dei quartieri e della città. Cresce la qualità di vita a Friburgo che ha intenzione di diventare un territorio a emissioni zero entro il 2050 e di tagliare le emissioni di co2 del 50% entro il 2030.

Lo staff di Ecovillaggio Montale è affascinato dallo sviluppo sostenibile di Friburgo una green city che poggia su tre pilastri:

  1. Una mobilità sostenibile tra le più efficienti d’Europa (un mix di mezzi pubblici e mobilità ciclopedonale dove l’auto è a margine. Si riporta qualche dato significativo a proposito di densità delle auto: in provincia di Modena su 100 abitanti ci sono 70-80 auto. A Friburgo ogni 100 abitanti le auto sono meno della metà. Nel quartiere ecologico di Vauban 17 su 100;
  2. Un’ edilizia green che genera efficienza energetica mentre riduce il tasso di inquinamento delle polveri sottili e di co2 in atmosfera.
  3. Una società inclusiva e più equa, che aumenta la qualità di vita per tutti.

VISITA GUIDATA CON ANDREA BURZACCHINI

Il team di Ecovillaggio Montale arriva a Friburgo un venerdì pomeriggio di giugno in treno, dopo un viaggio attraverso i bellissimi paesaggi dell’Italia settentrionale e della Svizzera. Alla Stazione Ferroviaria di Friburgo gli imprenditori modenesi, Silvia e Carlo Pini, insieme a tutto lo staff incontrano Andrea Burzacchini, esperto del territorio e guida della tre giorni. L’obiettivo è “studiare” un eccellente modello europeo di sostenibilità urbana, dell’edilizia e della mobilità.

Burzacchini è co-fondatore di Aforia, Agenzia internazionale per la sostenibilità e da qualche anno ricopre il ruolo di amministratore unico di AMo – Agenzia per la Mobilità ed il Trasporto Pubblico Locale di Modena. Promuove e si occupa su scala internazionale di progetti ambiziosi dedicati ai temi di sostenibilità, mettendo a sistema amministratori locali, ricercatori e imprese.

Lo staff di Ecovillaggio è entusiasta e nutre le migliori aspettative. Con l’arrivo a Friburgo il “tour” si può dire ufficialmente iniziato.

Prima tappa al Green City Hotel, albergo ecologico ed inclusivo che ospiterà il gruppo, nel cuore di Vauban, eco-quartiere famoso al mondo. Liberati dalle valigie e provveduto al check in, arriva il momento di incamminarsi per le strade di Friburgo ed esplorare il suo volto più ecologico: quello di Vauban.

VAUBAN: VIVERE LA SOSTENIBILITÁ A 360 GRADI

Vauban, quartiere ecologico in continua espansione, è un esempio a livello mondiale di sostenibilità. Si caratterizza per un’elevata efficienza energetica degli edifici ed una mobilità dolce che innesca dinamiche sociali positive, a partire dai bambini piccoli che possono muoversi in libertà e sicurezza.

La politica architettonica ed urbanistica di Vauban è all’avanguardia sotto molti aspetti: per il coinvolgimento della cittadinanza nei cambiamenti territoriali, per l’importanza assegnata al verde pubblico e per lo sfruttamento dell’energia solare.

Il quartiere presenta elevati standard di riduzione dei consumi ed un alto numero di case passive o “Energy plus”, il che significa che producono più energia pulita di quanta ne abbiano bisogno. L’efficienza dei trasporti pubblici ha inoltre permesso alle famiglie di non aver bisogno della macchina. Il numero dei parcheggi, non è un caso, è limitato. L’ alternativa all’auto è il car–sharing o i mezzi pubblici, come il tram, ecologico, comodo ed efficiente.

Il viaggio prosegue nel caratteristico centro storico di Friburgo: il vero e proprio gioiello medioevale è senz’altro la sua cattedrale gotica la cui guglia domina la piazza più grande della città. È piacevole passeggiare tra le casette, i canaletti, i vicoli pavimentati. Un centro storico pittoresco ai piedi delle colline della Foresta nera, ambientazione di molte fiabe dei fratelli Grimm.

FRIBURGO: LA NATURA COME RISORSA URBANA

Il giorno dopo è quello più importante per l’esperienza di Ecovillaggio Montale nella green city di Friburgo. Il programma si sviluppa attraverso la visita a piedi nei due principali ecoquartieri. Tutti gli spostamenti avvengono in tram e le destinazioni sono presto e comodamente raggiunte. Ad accompagnarci e rendere la visita perfetta è la presenza di Andrea Burzacchini, nostra guida a Friburgo:

Ecco nel dettaglio il diario di bordo del nostro green tour:

  • Il villaggio solare (detto Solarsiedlung) con le sue case Plus-Energie nel quartiere di Vauban. Gli edifici si caratterizzano per la capacità di produrre più energia di quanto ne consumano. Notiamo con grande interesse la mobilità lenta, spazi a misura di famiglia che consentono ai bambini di socializzare e giocare al riparo da potenziali pericoli e smog. Nei dintorni del villaggio, nella parte più alta, scorgiamo l’Heliotrope: la casa ecosostenibile progettata dall’architetto tedesco Rolf Disch. La sua struttura circolare ruota fisicamente seguendo il percorso del sole, consentendo di ottimizzare l’illuminazione degli spazi interni e ridurre l’uso di luci artificiali. Arrivano da tutto il mondo per studiarla e fotografarla dal vivo.
  • Dopo Vauban prendiamo il tram con destinazione Rieselfeld un altro interessante eco-quartiere a traffico limitato situato ad Ovest di Friburgo. Con strutture per l’infanzia, scuole, negozi, ristoranti, una palestra dal tetto verde ed una chiesa ecumenica Rieselfeld dimostra di essere un quartiere innovativo che guarda al futuro. La ricetta del suo sviluppo è stata quella di estendere i principi del vivere sostenibile a tutte le fasce economiche e sociali.
  • È la volta di Weingarten quartiere popolare degli anni ‘60/70 che rinasce in questi ultimi anni dopo un processo di riqualificazione energetica e sociale. In particolare, il nostro accompagnatore Burzacchini, si sofferma sul progetto di riqualificazione Buggi50, l’edificio più alto del mondo ristrutturato secondo lo standard di casa passiva. Oltre 90 appartamenti da energivori diventano passivi. Intanto il progetto di riqualificazione continua.
  • Altrettanto interesse desta il Rathaus im Stühlinger raggiunto comodamente in tram. È il nuovo edificio del Comune, realizzato con le migliori tecniche in bioedilizia per raggiungere la certificazione di Plus Energie Haus. È tappezzato all’esterno di pannelli fotovoltaici e anche in questo caso non ci sono aree interne per i parcheggi. Ciò ancora una volta incentiva i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici, potendo contare su un sistema di trasporto conveniente ed efficiente.

LA FORESTA NERA: IL FUORI PROGRAMMA CHE INCANTA

Il verde, in particolare quello della Foresta Nera, situata al confine con Svizzera e Francia, è un elemento trainante per la sostenibilità. Una natura florida e incontaminata fanno di questa meta, irresistibile anche al nostro team, una delle zone più affascinanti ed amate della Germania.  Il nostro gruppo si incammina, tra i sentieri di natura incontaminata con la sensazione di entrare in un libro di fiabe. La raccolta delle fragoline di bosco e la vista delle lucciole rendono le nostre passeggiate magiche.

Per il team di Ecovillaggio il valore di questo viaggio oltre che didattico, è anche sociale, di condivisione e affiatamento. Si rafforza il tessuto imprenditoriale e crescono gli stimoli che porteranno al nuovo importante sviluppo urbanistico del complesso residenziale nZEB di Montale.

Dal punto di vista estetico e dell’efficienza energetica Ecovillaggio Montale si conferma ampiamente avanti. Il nostro micromondo centra gli obiettivi della mobilità ma è stato interessante vedere l’efficienza della mobilità applicata a livello di città. Friburgo mette al centro la qualità di vita e la natura è protagonista. Questo viaggio nella prima Green City d’Europa stimola alcune riflessioni per il nostro imminente futuro.

Friburgo non è solo sui libri, né si trova su Marte. È un modello di città verde concreto che possiamo sforzarci di replicare, con i dovuti adattamenti, nel nostro Paese. Ecco su cosa potremmo lavorare e far meglio:

  • Dare impulso e credere alla collegialità delle azioni;
  • Investire sulla sostenibilità in quanto crea crescita economica e produttività;
  • L’impronta umana è secondaria rispetto alla natura. Governarla significa, come sta già accadendo in diverse parti del mondo e dell’Italia, pagarne le conseguenze a caro prezzo;
  • Occorre cultura, determinazione e vision sia della nuova classe dirigente sia del mondo accademico se vogliamo invertire “rotta”: abbandonare i combustibili fossili e abbracciare le energie prodotte da fonti rinnovabili.

Se il viaggio finisce qui, il ricordo continua…

A ciascun protagonista del viaggio a Friburgo abbiamo chiesto se il viaggio ha superato le aspettative. La risposta è stata positiva in tutti i casi, con chiavi di lettura e motivazione differenti che abbiamo il piacere di condividere con tutti i nostri lettori.

Un diario di bordo completo di interviste: buona lettura!

 

Silvia Pini – imprenditrice Ecovillaggio Montale:

Di questa città mi ha colpito l’innovazione, la tecnologia, gli stili di vita ma soprattutto l’efficienza della mobilità sostenibile.

Ho toccato con mano un mix efficiente tra mobilità pubblica e rete ciclopedonale. L’utilizzo dell’automobile, quindi la mobilità privata, è tenuta a margine e tutto ciò genera una qualità di vita meno frenetica e più di qualità.

L’altro aspetto che colpisce è la presenza di un’architettura naturalistica straordinaria, che non può che ispirare pace e benessere. A ciò si aggiungono altri elementi positivi: la pulizia, l’ordine e l’elevazione culturale.

Non c’è litigiosità ma tolleranza, con un atto di indirizzo socialmente vantaggioso per tutti. Il messaggio, dopo questa esperienza di Ecovillaggio, è che insieme possiamo elevarci ad una qualità di vita migliore. Continueremo ad impegnarci perché il nostro ecoquartiere continui ad essere un modello di sviluppo socio-economico nel rispetto delle linee guida dettate da Agenda 2030 per un equilibrio sempre maggiore tra l’ambiente e l’uomo.

Antonella Giacobazzi – Segreteria Ecovillaggio Montale:

La sostenibilità è la forza trainante di Friburgo, in particolare mi ha colpito l’efficienza della mobilità sostenibile. Un progetto che difficilmente si potrà realizzare in tempi brevi nelle nostre città ma che trasmette il coraggio e la forza di andare avanti nella direzione che è la sostenibilità.

Mi ha colpito l’impegno e la condivisione di tutti i diversi soggetti: politici, tecnici, comunità scientifica, imprese e i cittadini da sempre in prima linea a difendere l’ambiente e quindi la loro stessa salute. Dall’abbandono dell’energia nucleare a vantaggio delle energie rinnovabili alla salvaguardia delle aree verdi, oasi di felicità e benessere. Da questi elementi di vita e dalla partecipazione attiva dei cittadini di Friburgo abbiamo certamente da imparare.

 

Carlo Pini – Imprenditore di Ecovillaggio Montale:

La visita a Friburgo, tra le città green d’Europa, ci ha offerto l’esempio di un modello super efficiente di mobilità pubblica. Rispetto all’Italia ci sono sostanziali differenze. Ad esempio l’aspetto estetico degli edifici è deludente poichè lontana dal gusto nostro. Per quanto riguarda alcune scelte come quelle impiegate nel deflusso naturale delle acque piovane, molto semplice e rudimentale per certi versi, mi è apparso come sistema funzionale ma privo della cura dei dettagli.

Ci sono scelte, di metodo e di tecniche, che non sono replicabili nelle nostre realtà, anche per una questione culturale.

Un altro aspetto che mi ha colpito positivamente è la gestione condivisa del verde. Le piante o le siepi che finiscono per invadere la proprietà altrui è una cosa normale e tollerata. Colpisce una rete di trasporti pubblici impeccabile di cui abbiamo usufruito durante il nostro soggiorno che di certo disincentiva l’uso dell’automobile, anche per andare allo Stadio o al Municipio. In entrambi i casi vale la pena prendere il tram che ferma proprio all’ingresso di entrambe le strutture.

 

Valentina Nigro – Architetto di Ecovillaggio Montale:

Mi ha colpito moltissimo l’efficienza della mobilità che indirettamente ha un riflesso positivo nella vita privata delle persone e delle famiglie. Durante il soggiorno a Friburgo ho respirato un’aria di relax e di serenità, ho percepito la vita di quartiere sicura dove gli spazi urbani sono a misura delle famiglie e soprattutto dei bambini.

Mi ha colpito poi l’utilizzo del verde, forse non ordinato, ma pratico e funzionale al raggiungimento dello scopo.

Gli edifici sono semplici, rettangolari e/o cubici, senza grandi fronzoli. La presenza del verde è il vero valore aggiunto. Piante rampicanti e giardini che possono sembrare incolti, danno la sensazione di essere sempre a contatto con la natura in una cornice paesaggistica unica.

Inoltre vengono utilizzati materiali poveri adattati in modo semplice come la canalina appoggiata per terra che funge da scolo dell’acqua. Da noi la cura e l’attenzione per i dettagli è diversa.

In merito alla mobilità, c’è molto da imparare. Mi piacerebbe che dalle nostre parti ci si sforzasse di emulare modelli virtuosi come quello di Friburgo. In particolare bisognerebbe ampliare e migliorare la rete delle piste ciclopedonali per incoraggiare la mobilità ecologica e disincentivare l’auto.

 

Stefano Scacchetti – Ufficio vendite Ecovillaggio Montale:

Dopo questo viaggio ho capito come la green city influenza positivamente lo stile di vita delle persone. La presenza di una classe politica con una green vision determinante fa da traino ma anche da collante tra le imprese e i cittadini.

Ho riassaporato la dimensione della Politica capace di futuro e di realizzare progetti migliorativi per tutte le classi sociali.

La Pubblica Amministrazione accompagna i cittadini verso il cambiamento, come  progetti di ristrutturazione in chiave passiva, per aumentare la condivisione sociale ed evitare che appaiano traumatici.

Lo sforzo che dovremmo fare anche in Italia è ritrovare la motivazione. Con piacere ho visto una città dove il bene comune ed il rispetto della natura vengono prima di ogni altra cosa.

Porto a casa la voglia di divulgare l’anti-nichilismo. Basta piangersi addosso, occorre agire. Tutto ciò si può fare!

 

Deborah Annolino – Ufficio Stampa Ecovillaggio Montale

Ho apprezzato la forza della coscienza collettiva. Il singolo contribuisce al miglioramento della qualità di vita.

Mi ha colpito il capovolgimento delle priorità: prima la collegialità delle azioni e poi l’interesse soggettivo.

A Friburgo realtà e percezione ecologica corrispondono. Ho vissuto anche se per pochi giorni un modello di sostenibilità a 360 gradi, costruito insieme ai cittadini e non imposto dall’alto dalla Politica.

Per me è stata un’esperienza formativa ma anche di affiatamento con il gruppo. In questo momento storico così difficile per il nostro Pianeta è importante rimanere uniti e aumentare la consapevolezza di ciò che possiamo fare e migliorare la coscienza collettiva, ispirandoci ai tanti esempi di Green City esistenti in Europa, in quanto possiamo cambiare le cose se davvero lo vogliamo. 

Condividi su