Ecovillaggio Montale come esempio virtuoso dell’abitare sostenibile sul numero di maggio della rivista Youtrade, nella rubrica Casa Green, edita da Virginia Gambino Editori.

Già dal titolo dell’articolo “Il quartiere che fa bene al Pianeta” la giornalista Valentina Anghinoni sottolinea l’impegno di Ecovillaggio Montale nella progettazione di un nuovo modo di abitare, sostenibile e compatibile con la vita e la natura.

Nell’ampio servizio Ecovillaggio Montale viene descritto come esempio virtuoso in Emilia Romagna e in Italia nel panorama delle costruzioni: un quartiere che dà forma a un sistema di valori che unisce la tradizionale cultura dell’abitare alla più recente e necessaria cultura della sostenibilità. Attraverso l’attenzione al risparmio delle risorse, al rispetto del territorio circostante e della biodiversità, nonché alla scelta dei materiali, Ecovillaggio si impegna a creare un ambiente in cui l’armonia tra uomo e natura sia la chiave per un futuro migliore, in linea con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030.

Attraverso l’integrazione di tecnologie all’avanguardia, le case ecologiche di Ecovillaggio Montale sono progettate per massimizzare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale, privilegiando materiali naturali per limitare l’emissione di sostanze nocive.

Riportiamo qui il commento dell’imprenditrice Silvia Pini:

In Ecovillaggio il nostro impegno continuo è di efficientare l’utilizzo di ogni elemento di architettura a beneficio sia dell’uomo sia dell’ambiente, per ristabilire tra loro un nuovo equilibrio. Ecovillaggio è resiliente ai cambiamenti climatici grazie a un lavoro e uno studio multidisciplinare applicato in tutte le fasi della progettazione. In caso di nubifragi o alluvioni, fenomeni estremi e sempre più frequenti, l’acqua in Ecovillaggio non si disperde ma viene raccolta in falda per essere poi utilizzata nei periodi più siccitosi, al fine di irrigare le specie che a loro volta provvedono al disinquinamento e alla regolazione del microclima”.

SCARICA L’ARTICOLO IN PDF

Condividi su