Il racconto della progettazione ecosostenibile di Ecovillaggio Montale è stata al centro dell’edizione 2023 di Giardini e Paesaggi aperti promossa da AIAPP Architettura del Paesaggio Triveneto.

La prima visita studio nell’ambito di questo appuntamento annuale è  stata realizzata nel 2020 nell’ecoquartiere con a tema le sfide climatiche.

Scopo dell’iniziativa è stato quello di far conoscere l’infrastruttura green di Ecovillaggio, con particolare attenzione al ciclo dell’acqua piovana che viene restituita in falda secondo il principio dell’invarianza idraulica.

Una ventina i partecipanti, arrivati da tutta la regione e qualcuno dalle Marche, con una forte motivazione verso lo studio e la conoscenza del progetto di bioarchitettura alle porte di Modena.

Ad oggi in Ecovillaggio sono 130 gli alloggi abitati, mentre altri 16 sono in fase di costruzione. Le case ecologiche possono beneficiare di giardini e ampi spazi verdi che rivestono un ruolo di socialità oltre che terapeutico grazie al benessere generato dalla cromoterapia della natura stessa.

A fare gli onori di casa è l’imprenditrice Silvia Pini che ha accolto e accompagnato la delegazione in una passeggiata attraverso il percorso ciclopedonale, costeggiando il nuovo Centro Servizi in via di finitura e il giardino del ben-essere, per poi fare sosta informativa nel parco. Un percorso sulla ecosostenibilità tra arbusti, siepi e fiori con un’attenzione al ciclo dell’acqua piovana.

Dopo la presentazione generale dell’ecoquartiere a cura dell’imprenditrice e ideatrice Silvia Pini, è intervenuto Matteo Ferrari assessore con delega all’ambiente del Comune di Castelnuovo Rangone, che ha sottolineato l’innovazione in chiave sostenibile:

“Ecovillaggio di Montale è la dimostrazione che si può costruire in modo diverso, salvaguardando l’ambiente e aumentando la qualità di vita non solo di chi abita in queste case, ma di tutta la comunità intorno. Dopo la pandemia è cresciuto il desiderio di vivere in una casa che abbia un giardino, uno spazio verde. Opere come Ecovillaggio promuovono una nuova visione di costruire e abitare: basso impatto ambientale e alta sostenibilità. Ringrazio Silvia Pini e tutti quegli imprenditori che hanno scelto di fare impresa nel rispetto del territorio, dell’ambiente e delle persone”.

Presente anche Rossano Caporalini di AIPV Associazione italiana professionisti del verde che insieme AIAPP ha promosso l’incontro. Queste le sue parole:

Nell’ambito dell’incontro e confronto ho potuto scoprire di più su Ecovillaggio di Montale un quartiere caratterizzato capace, in chiave bio-ecologica di autosostenersi senza consumo di ulteriori risorse. Un caso virtuoso nella provincia di Modena che rappresenta una vera e propria sfida per la salvaguardia del paesaggio di frangia. Qui gli edifici sono pensati insieme alla vegetazione; scelta per le sue attitudini a migliorare il clima e a ridurre l’inquinamento, seguendo le ricerche in corso in tale ambito”.

Infine le successive fasi formative ed informative sulla progettazione del verde in Ecovillaggio sono state affidata a Marcella Minelli in qualità di progettista del verde dell’ecoquartiere.

“Ecovillaggio è un esempio di progettazione socialmente responsabile. Le buone idee e le buone pratiche che in questi anni sono state proposte e attuate nell’ecoquartiere hanno avuto risvolti quotidiani, con benefici per la vita e il benessere delle persone”. Sono le parole della socia AIAPP Triveneto Emilia Romagna che rivolgendosi altri esperti del paesaggio e ai giardinieri partecipanti, ha descritto l’esempio e il modello di progettazione del verde di cui si è occupata in Ecovillaggio definendolo come “villaggio del benessere”. Il verde che sin dalle prime fasi della progettazione è stato al centro dell’ecoquartiere modenese rimane, anche nei suoi attuali sviluppi e futuri, uno spazio di socialità, sostenibilità, benessere e salute di tutti. Nel parco non vedete panchine o giochi per bambini perché l’obiettivo è ristabilire e far vivere un contatto tra le nuove generazioni e la natura.

Gli edifici di Ecovillaggio Montale sono pensati insieme alla vegetazione, scelta per le sue attitudini a migliorare il clima e a ridurre l’inquinamento, seguendo le ricerche in corso in tale ambito. Alla base di questo progetto c’è studio, analisi, confronto.

Qui in Ecovillaggio è nato il Consorzio Forestale Impresa Sociale, Mutina Arborea, con l’augurio che progetti come questo di riforestazione diffusa urbana ed extraurbana possano replicarsi per rigenerare idee e spazi di benessere. La “tutela dell’ambiente” è fondamentale per il futuro e le nuove generazioni ed è recentemente stato inserito nella nostra Costituzione all’articolo 9.

 IN CONCLUSIONE:

Ecovillaggio prova a ristabilire un equilibrio tra cultura urbana e ruralità, tra innovazione e tradizione, mentre la sostenibilità è il valore che guida e accompagna tutti i processi e tutte le scelte in un’ottica di Circular Economy.

 

Grazie a tutti i partecipanti di Giardini e Paesaggi 2023 e arrivederci alla prossima edizione!

Ecco la locandina della manifestazione

 

 

 

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