L’Ecovillaggio di Montale avvicina i giovani alla progettazione e al green building: edifici sostenibili progettati, realizzati e gestiti in maniera efficiente determinando effetti e impatti positivi non solo sull’ambiente ma anche sul benessere delle persone e la salubrità dei luoghi.

Per tutte queste ragioni l’ecoquartiere modenese è una delle mete “stage”, più apprezzate e richieste, dai ragazzi che frequentano gli istituti superiori e sono coinvolti nei programmi di alternanza scuola-lavoro.

Gli imprenditori di Ecovillaggio offrono ai ragazzi la possibilità di integrare la teoria dei libri di scuola a momenti di formazione concreta per diventare imprenditori green. Un’ esperienza di cui va fiero Matteo Tomei della 4^ C dell’Istituto Professionale “Guarini” di Modena. Da poco ha appena concluso lo stage: due settimane di “lavoro” trascorsi tra gli uffici ed il cantiere dell’ecoquartiere.

La cosa più bella – ha spiegato Matteo intervistato dal nostro ufficio stampa – è la varietà del lavoro a cui ho partecipato. Dalla teoria alla pratica, dal pc al cantiere, dai progetti ai computi, dall’incontro con i clienti alla grafica pubblicitaria. Tutto ciò ha reso sicuramente interessante la mia esperienza formativa in Ecovillaggio”.

Ecco l’intervista integrale a Matteo che ringraziamo per la sua disponibilità e l’impegno speso in queste settimane.

Pensi che l’alternanza sia un percorso utile per gli studenti?

Sicuramente lo è nell’ottica del futuro e del lavoro che un giovane vorrà fare. Personalmente, grazie a questo stage, ho imparato ad usare alcuni strumenti di Photoshop che non conoscevo e ho assistito, trasferendomi in cantiere, alla realizzazione del lotto e dei relativi impianti

Nel tuo caso, quanto è stata importante l’esperienza formativa in Ecovillaggio Montale?

Personalmente è stato importante sotto diversi punti di vista. Intanto da questa esperienza ho capito che essere imprenditore nel mondo delle costruzioni è un lavoro tutt’altro che monotono. Questo mi piace tantissimo, infatti pensando al mio futuro non riuscirei a stare tutto il giorno seduto ad una scrivania. In secondo luogo questo stage mi ha aiutato per darmi un orientamento a livello universitario. Sicuramente sceglierò un indirizzo che vada incontro ai miei gusti e l’edilizia sarà al centro delle mie scelte.

Di quali attività ti sei occupato durante lo stage?

Di varie cose: dalla lettura dei dati dei pannelli fotovoltaici, a sopralluoghi in cantiere, computi metrici, picchettamenti, tracciamento delle reti di acqua, gas e elettrico. Nei momenti di pausa ho iniziato a leggere un libro dal titolo *Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza” di Greta Thunberg .

Cosa ti ha colpito nell’organizzazione di lavoro di Ecovillaggio?

Mi ha colpito molto la suddivisione dei ruoli tra i professionisti e la comunicazione costante con gli operai, per informarli delle modifiche richieste dal cliente o semplicemente per dare loro un supporto. Ho notato anche che si riesce a trovare un piccolo momento di svago, grazie a questo si lavora con minor pressione.

Prima di Ecovillaggio avevi mai visto un ecoquartiere?

Prima di questa esperienza ho avuto la possibilità di conoscere progetti di case passive che, però, non necessitano dello stesso studio richiesto da un ecoquartiere. Qui non si tratta solo di un edificio, ma di vari lotti suddivisi tra di loro, risultato di ragionamenti e studi.

Ti definisci una persona “green”? Se si, quali sono le buone pratiche che vivi nel tuo quotidiano?

Si, mi definisco “green”. Faccio la raccolta differenziata che credo sia un obbligo per tutti e cerco di sprecare il meno possibile, ad esempio non lascio il rubinetto aperto mentre mi insapono le mani oppure consumo l’acqua che serve quando faccio la doccia. Uso spesso la bicicletta per gli spostamenti e in generale compio piccoli gesti che non sprecano risorse.

L’alternanza Scuola-Lavoro si conferma un’esperienza positiva per tutti: per i giovani che vivono spesso il loro primo contatto con il mondo del lavoro, ma anche per gli imprenditori che confrontandosi con le nuove generazioni trovano comunque un momento di arricchimento.

“Sono molto contenta – spiega l’architetto di Ecovillaggio Montale Valentina Nigro. Matteo è un ragazzo educato, curioso, collaborativo, partecipa alle attività in modo riflessivo, ponendo domande e impara in fretta, memorizzando tutti i concetti che gli vengono spiegati. Sono veramente felice di incontrare dei ragazzi così educati che si impegnano per la formazione di una coscienza collettiva”.

Matteo Tomi stagista di Ecovillaggio MontaleL’ “alternanza” diventa il ponte tra il presente e il futuro dei giovani.

Si tratta infatti non solo di uno stage, ma di una vera opportunità se la lezione frontale cede il passo alla didattica laboratoriale, mettendo al centro lo studente, con la sua curiosità e la voglia di apprendere, trasformando saperi in saper agire.

Questo è il modo in cui Ecovillaggio Montale progetta l’alternanza Scuola-Lavoro insieme agli istituti superiori con i quali ormai da diverso tempo collabora.

Matteo tornerà in Ecovillaggio il prossimo anno, verso fine Maggio, per proseguire nel suo percorso di crescita green.

 

 

*Nessuno è troppo piccolo per fare la differenza” è il titolo del libro di Greta Thunberg la giovane che, per protesta al global warming, ha deciso di saltare le ore di scuola e ha incitato altri giovani a fare come lei così da far capire che va fatto qualcosa e subito! Altrimenti per le generazioni come la sua non ci sarà un futuro afferma nel suo libro. Viene inoltre ignorata da molti perché considerata bambina, ma afferma che quello che lei dice non è frutto della sua immaginazione ma da studi di scienziati specializzati. Greta paragona la crisi in atto come se la casa di ognuno di noi stesse bruciando e molte persone invece che spegnere il fuoco (cercare di azzerare le immissioni o almeno diminuirle) stessero pensando a come costruirsene una nuova (ignorando il global warming). La determinazione di Greta è ampia tanto quanto la sua ragione, anche grazie alla sua sindrome di Asperger, che ha usato a proprio vantaggio. In una società come la nostra, ormai basata sull’economia, dovrà ricevere altro sostegno e far ragionare persone che sono legate solo al guadagno, anziché al rispetto dell’ambiente. (Riflessioni di Matteo Tomei)

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