Riduzione gas serra: l’Accordo di Parigi e la decisione di Donald Trump che ha annunciato l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo.

Anzitutto qualche informazione sul quadro di accordo internazionale. L’uscita formale degli Stati Uniti potrà avvenire soltanto nel 2020 proprio per le condizioni che sono all’interno dell’accordo. Di fatto sarà un giorno prima delle prossime elezioni che si terranno negli Stati Uniti, quindi nel frattempo molte cose possono cambiare anche per la pressione che stanno facendo gli altri Stati di tutto il mondo. L’Unione Europea, insieme alla Cina, ha annunciato che addirittura rafforzerà i propri impegni inoltre all’interno degli stessi Stati Uniti, dove molte città e molti stati, ben 17, hanno annunciato che continueranno con le loro azioni di riduzione dell’emissione dei gas serra e verso la decarbonizzazione.

Tra questi proprio la California, uno dei più importanti e industrializzati degli USA, in collaborazione con alcune regioni italiane come la Lombardia e l’ Emilia Romagna ha un ambizioso piano di riduzione dell’80-90% dell’emissione di gas serra con l’obiettivo al 2050 di arrivare appunto per queste regioni alla decarbonizzazione.

Quindi ormai è un processo avviato e irreversibile, proprio come il passaggio che ci fu dalle carrozze ai cavalli, oggi siamo al passaggio dai combustibili fossili all’era delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. Ecovillaggio è un esempio concreto di azioni sub nazionali che concorrono ad attuare l’accordo di Parigi sul clima.

La buona notizia è che agire per il clima è nell’interesse dello sviluppo economico.
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